CAPITOLO 1
Esortazione a ricostruire il tempio di Gerusalemme
(Ed 4; 5:1)(Ag 2:15-19; Za 1:1-6)
Il secondo anno del re Dario, il primo giorno del sesto mese, la parola del
SIGNORE fu rivolta, per mezzo del profeta Aggeo, a Zorobabel, figlio di
Sealtiel, governatore di Giuda, e a Giosuè, figlio di Iosadac, sommo
sacerdote, in questi termini:
Così parla il SIGNORE degli eserciti: «Questo popolo dice: "Non è ancora
venuto il tempo in cui si deve ricostruire la casa del SIGNORE"». Per questo
la parola del SIGNORE fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo, in questi
termini:
«Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di
legno,
mentre questo tempio è in rovina?»
Ora così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Riflettete bene sulla vostra condotta!
Avete seminato molto e avete raccolto poco;
voi mangiate, ma senza saziarvi;
bevete, ma senza soddisfare la vostra sete;
vi vestite, ma non c'è chi si riscaldi;
chi guadagna un salario mette il suo salario in una borsa bucata».
Così parla il SIGNORE degli eserciti:
«Riflettete bene sulla vostra condotta!
Salite nella regione montuosa, portate del legname
e ricostruite la casa:
io me ne compiacerò e sarò glorificato»,
dice il SIGNORE.
«Voi vi aspettavate molto ed ecco c'è poco;
ciò che avete portato in casa, io l'ho soffiato via.
Perché?» dice il SIGNORE degli eserciti.
«A motivo della mia casa che è in rovina,
mentre ognuno di voi si dà premura solo per la propria casa.
Perciò il cielo, sopra di voi, è rimasto chiuso; non c'è stata rugiada
e la terra ha trattenuto il suo prodotto.
Io ho chiamato la siccità sul paese, sui monti,
sul grano, sul vino, sull'olio,
su tutto ciò che il suolo produce,
sugli uomini, sul bestiame
e su tutto il lavoro delle mani».
Ed 5:1-2
Allora Zorobabel, figlio di Sealtiel, e Giosuè, figlio di Iosadac, il sommo
sacerdote, e tutto il resto del popolo, ascoltarono la voce del SIGNORE,
loro Dio, e le parole del profeta Aggeo che portavano il messaggio che il
SIGNORE, loro Dio, gli aveva affidato. Il popolo ebbe timore del SIGNORE.
Aggeo, inviato dal SIGNORE, trasmise al popolo questo messaggio del SIGNORE:
«Io sono con voi», dice il SIGNORE.
Il SIGNORE risvegliò lo spirito di Zorobabel, figlio di Sealtiel,
governatore di Giuda, e lo spirito di Giosuè, figlio di Iosadac, sommo
sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; essi vennero e
cominciarono a lavorare nella casa del SIGNORE degli eserciti, loro Dio, il
giorno ventiquattro del sesto mese, nel secondo anno del re Dario.
CAPITOLO 2
La gloria del secondo tempio
(Ag 1:12-15; Za 4:6-10) Eb 12:25-27; Is 60
Il giorno ventuno del settimo mese, la parola del SIGNORE fu rivelata per
mezzo del profeta Aggeo, in questi termini:
«Parla ora a Zorobabel, figlio di Sealtiel, governatore di Giuda, a Giosuè,
figlio di Iosadac, sommo sacerdote, e al resto del popolo, e di' loro:
"Chi c'è ancora tra di voi
che abbia visto questa casa nel suo primo splendore?
E come la vedete adesso?
Così com'è non è forse come un nulla ai vostri occhi?
Ma ora, sii forte, Zorobabel", dice il SIGNORE,
"sii forte, Giosuè, figlio di Iosadac, sommo sacerdote;
sii forte, popolo tutto del paese", dice il SIGNORE!
"Mettetevi al lavoro!
perché io sono con voi,"
dice il SIGNORE degli eserciti,
"secondo il patto che feci con voi
quando usciste dall'Egitto.
Il mio spirito è in mezzo a voi,
non temete!"
Così infatti parla il SIGNORE degli eserciti:
"Ancora una volta, fra poco,
io farò tremare i cieli e la terra,
il mare e l'asciutto;
farò tremare tutte le nazioni,
le cose più preziose di tutte le nazioni affluiranno
e io riempirò di gloria questa casa",
dice il SIGNORE degli eserciti.
"Mio è l'argento e mio è l'oro",
dice il SIGNORE degli eserciti.
"La gloria di questa casa sarà più grande
di quella della casa precedente",
dice il SIGNORE degli eserciti.
"In questo luogo io darò la pace",
dice il SIGNORE degli eserciti».
Promesse di benedizioni
Ag 1:2-11; Za 8:9-17
Il giorno ventiquattro del nono mese, nel secondo anno di Dario, la parola
del SIGNORE fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini:
«Così parla il SIGNORE degli eserciti: "Domanda ai sacerdoti che cosa dice
la legge su questo argomento: Se uno porta nel lembo della sua veste della
carne consacrata, e con quel suo lembo tocca del pane, una vivanda cotta,
del vino, dell'olio o qualsiasi altro cibo, quelle cose diventeranno forse
consacrate?"» I sacerdoti risposero e dissero: «No». Aggeo disse: «Se uno è
impuro per aver toccato un cadavere e tocca qualcuna di quelle cose, questa
diventerà impura?» I sacerdoti risposero e dissero: «Sì, diventerà impura».
Allora Aggeo replicò:
«"Lo stesso accade con questo popolo,
con questa nazione davanti a me",
dice il SIGNORE,
"e con tutta l'opera delle loro mani; tutto quello che mi offrono qui è
impuro.
Ora riflettete bene
su ciò che è avvenuto fino a questo giorno,
prima che si cominciasse a mettere pietra su pietra nel tempio del SIGNORE!
Durante tutto quel tempo, quando uno andava a un mucchio stimato venti
misure,
non ce n'erano che dieci;
quando uno andava al tino per prelevarne cinquanta misure,
non ce n'erano che venti.
Io vi ho colpiti con il carbonchio, con la ruggine, con la grandine
in tutta l'opera delle vostre mani;
ma voi non siete tornati a me", dice il SIGNORE.
"Riflettete bene
su ciò che è avvenuto fino a questo giorno,
fino al ventiquattro del nono mese,
giorno in cui sono state messe le fondamenta del tempio del SIGNORE;
riflettete bene!
C'è forse ancora del grano nel granaio?
La stessa vigna, il fico, il melograno, l'ulivo,
nulla producono!
Ma da questo giorno, io vi benedirò"».
Promesse per Zorobabel
Gl 2:30-32; Za 4:6, ecc.
La parola del SIGNORE fu rivolta di nuovo ad Aggeo, il giorno ventiquattro
del mese, in questi termini:
«Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, e digli:
"Io farò tremare i cieli e la terra;
rovescerò il trono dei re
e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni;
rovescerò i carri e quelli che vi montano;
i cavalli e i loro cavalieri cadranno,
l'uno per la spada dell'altro.
Quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti,
"io ti prenderò, Zorobabel, figlio di Sealtiel,
mio servo", dice il SIGNORE,
"e ti terrò come un sigillo,
perché io ti ho scelto", dice il SIGNORE degli eserciti».