CAPITOLO 1

Carattere e potenza di Dio


(De 32:35, 39-43; Es 34:6-7) Sl 97:1-9
Oracolo su Ninive; libro della visione di Naum l'Elcosita.
Il SIGNORE è un Dio geloso e vendicatore;
il SIGNORE è vendicatore e pieno di furore;
il SIGNORE si vendica dei suoi avversari
e serba rancore verso i suoi nemici.
Il SIGNORE è lento all'ira ed è molto potente,
ma non lascia il colpevole impunito.
Il SIGNORE cammina nell'uragano e nella tempesta,
e le nuvole sono la polvere dei suoi piedi.
Egli sgrida il mare e lo prosciuga,
dissecca tutti i fiumi.
Basan langue, langue il Carmelo
e appassisce il fiore del Libano.
I monti tremano davanti a lui,
si sciolgono i colli;
alla sua presenza si solleva la terra
e il mondo con tutti i suoi abitanti.
Chi può resistere davanti alla sua indignazione?
Chi può sopportare l'ardore della sua ira?
Il suo furore si spande come fuoco
e le rocce si schiantano davanti a lui.
Il SIGNORE è buono;
è un rifugio nel giorno dell'angoscia
e conosce quelli che confidano in lui.
Ma con una irrompente inondazione
egli distruggerà completamente chi l'attacca
e inseguirà i suoi nemici fin nelle tenebre.

Annunzio della distruzione di Ninive


Is 10:5, ecc.; 36; 37
Che cosa premeditate voi contro il SIGNORE?
Egli farà una distruzione totale;
la sventura non si abbatterà due volte.
Poiché, anche se fossero intrecciati come rovi
e fradici di bevande,
saranno interamente consumati,
come stoppia secca.
Da te è uscito
colui che ha tramato il male contro il SIGNORE,
che ha premeditato scelleratezze.
Così dice il SIGNORE: «Anche se forti e numerosi,
saranno falciati e scompariranno;
e se io ti ho afflitta
non ti affliggerò più.
Ora spezzerò il suo giogo di dosso a te
e romperò le tue catene».
Quanto a te, il SIGNORE ha dato quest'ordine:
«Che non ci sia più discendenza con il tuo nome;
io eliminerò dalla casa delle tue divinità le immagini scolpite e le immagini fuse;
io ti preparerò la tomba perché sei diventato spregevole».
Ecco, sui monti,
i piedi di un messaggero che porta buone notizie, che annunzia la pace!
Celebra le tue feste, o Giuda, adempi i tuoi voti;
perché il malvagio non passerà più in mezzo a te;
egli è completamente distrutto.
Is 33:1, 4; Gs 10:25; Sl 92:10

CAPITOLO 2

Un distruttore marcia contro di te;
custodisci bene la fortezza,
sorveglia le strade, rafforza le tue reni,
raccogli tutte le tue forze!
Poiché il SIGNORE ristabilisce la gloria di Giacobbe,
e la gloria d'Israele;
perché i saccheggiatori li hanno saccheggiati,
e hanno distrutto i loro tralci.
Lo scudo dei suoi prodi è tinto di rosso,
i suoi guerrieri vestono di porpora;
il giorno in cui egli si prepara,
l'acciaio dei carri scintilla
e si brandiscono le lance di cipresso.
I carri si lanciano furiosamente per le strade,
si precipitano per le piazze;
il loro aspetto è come di fiaccole,
guizzano come fulmini.
Il re di Ninive si ricorda dei suoi prodi ufficiali;
essi inciampano nella loro marcia,
si precipitano verso le mura
e la difesa è preparata.
Le porte dei fiumi si aprono
e il palazzo crolla.
È fatto! Ninive è spogliata e portata via;
le sue ancelle gemono come colombe
e si battono il petto.
Ninive era come un serbatoio pieno d'acqua,
e ora l'acqua fugge!
Fermatevi! fermatevi!
ma nessuno si volta.
Saccheggiate l'argento, saccheggiate l'oro!
Ci sono tesori senza fine,
montagne d'oggetti preziosi di ogni specie.
Essa è vuotata, spogliata, devastata;
i cuori vengono meno,
le ginocchia tremano,
tutti i fianchi sono dolenti,
tutti i volti impallidiscono.
Dov'è questo covo di leoni,
questo luogo dove facevano il pasto i leoncelli,
dove il leone, la leonessa e i leoncelli passeggiavano,
senza che nessuno li spaventasse?
Là il leone sbranava per i suoi piccoli,
strangolava per le sue leonesse,
e riempiva i suoi covi di preda,
le sue tane di rapina.
«Eccomi a te», dice il SIGNORE degli eserciti;
«io brucerò i tuoi carri che andranno in fumo,
la spada divorerà i tuoi leoncelli;
io strapperò dal paese la tua preda
e non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri».

CAPITOLO 3

Causa della distruzione di Ninive


So 2:13-15; Ez 31:3-17; Gc 5:31
Guai alla città sanguinaria,
piena di menzogna e di violenza,
che non cessa di depredare!
Si ode rumore di fruste,
frastuono di ruote,
galoppo di cavalli,
sobbalzare di carri.
I cavalieri danno la carica, fiammeggiano le spade, sfolgorano le lance,
i feriti abbondano, si ammucchiano i cadaveri,
sono infiniti i morti,
si inciampa nei cadaveri.
Questo a causa delle tante fornicazioni dell'avvenente prostituta,
dell'abile incantatrice,
che vendeva le nazioni con le sue fornicazioni,
e i popoli con i suoi incantesimi.
«Eccomi a te», dice il SIGNORE degli eserciti;
«io alzerò i lembi della tua veste fin sulla tua faccia
e mostrerò alle nazioni la tua nudità,
ai regni la tua vergogna;
ti getterò addosso delle immondizie, ti umilierò,
e ti esporrò allo scherno.
Tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lontano da te,
e diranno: Ninive è distrutta!
Chi la compiangerà?
Dove ti cercherò dei consolatori?»
Sei forse migliore di No-Amon,
che stava seduta tra i fiumi,
circondata dalle acque,
che aveva il mare per baluardo,
il mare per mura?
L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza che non aveva limiti;
Put e i Libici erano i suoi alleati.
Eppure, anch'essa è stata deportata, è andata in esilio;
anche i suoi bambini sono stati sfracellati a ogni angolo di strada;
i suoi nobili sono stati estratti a sorte
e tutti i suoi grandi sono stati messi in catene.
Tu pure sarai ubriacata e andrai a nasconderti;
tu pure cercherai un rifugio davanti al nemico.
Tutte le tue fortezze
saranno come alberi di fico dai frutti primaticci,
che, quando sono scossi,
cadono in bocca a chi li vuol mangiare.
Ecco il tuo popolo, in mezzo a te, sono solo donne;
le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici,
il fuoco ha divorato le tue sbarre.
Attingi pure acqua per l'assedio!
Rinforza le tue difese!
Pesta la malta,
impasta l'argilla!
Ripara la fornace!
Là il fuoco ti divorerà,
la spada ti distruggerà;
ti divorerà come la cavalletta,
fossi tu pur numerosa come le cavallette,
fossi tu pur numerosa come le locuste.
Tu hai moltiplicato i tuoi mercanti,
più delle stelle del cielo;
sono come le cavallette che spogliano ogni cosa e volano via.
I tuoi prìncipi sono come le locuste,
i tuoi ufficiali come sciami di giovani locuste,
che si accampano lungo le siepi nei giorni freddi,
e quando spunta il sole, volano via
e non si riconosce più il posto dov'erano.
O re d'Assiria, i tuoi pastori si sono addormentati;
i tuoi valorosi ufficiali riposano;
il tuo popolo è disperso su per i monti
e non c'è nessuno che lo riunisca.
Non c'è rimedio per la tua ferita;
la tua piaga è grave;
tutti quelli che udranno parlare di te
batteranno le mani per la tua sorte;
su chi infatti non è passata la tua malvagità senza fine?