16 Ottobre
2011
Dio,
dove sei?

“Dio
mi ha mandato i problemi ed ora non fa nulla per me...Dio non agisce…Dio se
ne sta a guardare!
"Dove sei,
Dio?”
Sono
forse queste le perplessità che ultimamente turbano il tuo cuore? Se la tua
risposta è sì, vorrei
provare ad aiutarti con la Verità rivelata dalla Sacra Bibbia.
Intanto è
bene precisare una cosa: Dio non commette mai il male. Dio non è autore del
male, di nessun tipo di male.
All’inizio Dio creò il mondo e vide che “tutto quello che aveva fatto era
molto buono” (Genesi 1:31). Ogni cosa, dunque, proveniente da Dio era
ed è buona; la Parola di Dio dice ancora che “ogni cosa buona ed ogni
dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre…”
(Cfr. Giacomo
1:17). La Bibbia dichiara che il male è entrato nel mondo per mezzo di un
solo uomo, e per mezzo di quell'uomo tutti adesso sono sottoposti alle
sofferenze ed al peccato (Romani 5:12). Fu, infatti, la disubbidienza di Adamo a
creare i presupposti di tutti i mali che esistono nel mondo (Genesi
3:17-19), anche se nessun di noi è privo di colpa. E' scritto: “Tutti
hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23. Secondo
le Scritture, dunque, tutto il male del mondo è conseguenza del peccato, progettato e compiuto dall’uomo,
ispirato da satana.
Dunque
nessuno, quand’è tentato, quando è provato, ha il diritto di dire “sono
tentato da Dio”, perché “Dio non può essere tentato dal male, ed egli
stesso non tenta nessuno. Invece ognuno è tentato dalla propria
concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha
concepito, partorisce il peccato; ed il peccato quando è compiuto, produce
la morte.” (Giacomo 1:13-15).
Dio è
amore, e l’Amore di Dio non soltanto non compie nessun male, nessun danno,
ma neanche lo sospetta o lo medita! (I Corinzi 13:5). Come siamo lontani dal
cuore di Dio!
Il motivo
che ci fa dire, come ho scritto in apertura “Dio, dove sei?” è da ricercare
spesso nel fatto che quando Dio vede la ribellione, il peccato, la
ribellione
nell’individuo o nell'umanità che non si vuole ravvedere, decide di non agire. Si “rassegna”
momentaneamente. Lascia, cioè, l’uomo a se stesso. Sì, in questa fase della
storia dell’umanità, Dio dovrebbe giudicare chi commette il male, chi non apre il
cuore alla Verità, ma a volte, semplicemente decide di non fare niente di niente. Non muove un chiodo, come si usa dire. Non parla, non esorta,
non corregge, non aiuta, non interviene neanche se vede l'umanità sbagliare
strada; insomma si disinteressa totalmente, abbandonando la creatura ribelle
al suo destino (leggi nella lettera ai Romani 1:16-32 e in Seconda Tessalonicesi 2:11,12).
Questo è
peggiore di qualunque castigo si possa immaginare. Ma tu potresti chiedere:
"E perchè Dio agirebbe in questo modo?"
Io ti potrei
rispondere: "Perchè è un Dio giusto, ed ha già fatto tutto quello che poteva
fare!"
Dio è
amore (Ebrei 13:8), ma non solo: Dio è santo, anzi tre volte santo (Isaia
6:3). Se sommiamo l’Amore di Dio con la Santità di Dio il risultato è:
Giustizia di Dio. Noi non possiamo contendere con Lui.
Ma cos’è,
in effetti, la giustizia di Dio?
E’ forse
l’arma di un Dio vendicativo e “giustiziere”?
E’ forse
la rabbia di Dio verso la creatura che gli è sfuggita di mano? Niente di
tutto questo. Vuoi sapere in cosa consiste la giustizia di Dio?
La
giustizia di Dio è la storia dell'evangelo di Gesù Cristo (Romani 1:16,17;
3:24,25)
Sì, la
giustizia di Dio è la buona notizia che “la morte che doveva ricadere su noi
tutti è ricaduta invece, per sentenza del Giusto Giudice, sul suo unigenito
Figlio” (Cfr. Isaia 53:4,5). Ora noi, invece di contestare Dio, invece di
lamentarci con Lui, dovremmo semplicemente credere in Lui e arrenderci alla
Sua giustizia. Allora egli agirà ancora in nostro favore per fare risplendere
infine anche la “nostra” giustizia (Salmo 37:5-8).
La
giustizia di Dio è tutto ciò che Dio poteva fare, e l’ha fatto. Il “Tutto è
compiuto” pronunciato da Cristo sulla croce, è l’esito finale delle azioni
di Dio, del suo intervento nei confronti del peccatore. Dio è l’Eterno
presente. Noi non possiamo urlare istericamente: “Dio dove sei?”.
Non ne abbiamo il diritto.
Dio era
presente quando Cristo moriva sulla croce, ed è presente quando tu ed io
siamo “in croce”. La differenza è che Gesù era in croce per i nostri
peccati, noi no. Lui soffriva senza colpa, noi soffriamo con colpa. Eppure Dio ha offerto
il suo unigenito Figlio affinché con il suo gesto d’amore potessimo, per
fede, ricevere soccorso e salvezza ( cfr. Giovanni 3:16).
E’ strano
pensare che all’inizio fu proprio Dio a cercare la creatura nuda,
confusa, impaurita e rossa di vergogna, gridando: “Dove sei?” (Genesi 3:9).
Eppure, già lì, in Eden, mentre si compiva la più grande tragedia di tutti
i tempi, mentre la maledizione entrava nel mondo, cosa faceva Dio? Stava a
guardare imprecando? No, no. Neanche in quei momenti Dio riusciva a starsene
con le mani in mano senza fare del bene: Dio era lì che prendeva delle
tuniche di pelle e vestiva le sue creature! Quanto amore! (Genesi 3:21). Dio
ha già fatto, fin dalla creazione del mondo, tutto quello che poteva fare
per dimostrare il suo amore per noi.
Ora,
cosa accade? Sei
proprio tu a vagare confuso urlando: “Dio dove sei?” e chiedendo a Dio di fare
qualcosa. Ma ora,
invece, è Dio che ti chiede di fare qualcosa!
“Ora devi
soltanto credere in Gesù Cristo”, dice il Signore. Credere vuol dire fidarsi
e ravvedersi. Punto. Soltanto così vedremo Dio ancora a noi favorevole,
come disse Giobbe.
Dio ti
benedica mentre mediti la Sua Parola.
(M.I.) |