Maja

Mi sono sempre definita una ragazza religiosa: andavo in Chiesa, facevo le mie “preghiere” la mattina e la sera, non sopportavo le bestemmie e cercavo, di non fare del male a nessuno. Immaginavo Dio come Colui che poteva aiutarmi nelle difficoltà, infatti nei momenti più bui mi rivolgevo a Lui chiedendogli aiuto. Ma Lui voleva fare qualcosa di più che aiutarmi, voleva SALVARMI. Ma io non capivo questo, anche perché non sapevo neanche cosa fosse la “SALVEZZA”, anche perché nessuno me ne aveva mai parlato.

Avevo 23 anni quando la mia vita all’improvviso cambiò in una maniera meravigliosa.

Prima di quel momento vivevo un po’ come vivono tutte le ventenni, tra alti e bassi, anche se a dire la verità i momenti di tristezza erano maggiori di quelli di gioia e non comprendevo perché. La cosa che mi faceva più soffrire era il rapporto con i miei genitori caratterizzato da continue incomprensioni, nonostante tra loro e me c’è sempre stato un grande amore, ma purtroppo, ci siamo sempre capiti a fatica e per questo qualsiasi cosa io facevo a loro non andava mai bene, qualsiasi amicizia io avevo a loro non piaceva e quando è arrivato l’amore nella mia vita i problemi con loro sono aumentati perché anche in questa occasione non approvavano la mia scelta e questa situazione mi faceva tanto soffrire.

Un giorno incontrai un mio ex compagno di classe che non vedevo da tanto tempo e così ci siamo raccontati le ultime vicende della nostra vita e lui, vendendomi triste mi disse: “Maja, tu sai che io non credo in Dio, però nel paese dove io abito c’è un prete che aiuta tanti giovani, se vuoi ti posso accompagnare da Lui”. Io accettai ed incontrai quest’uomo, parlai un po’ con lui e mi disse che entro un mese i miei problemi si sarebbero risolti, poi pregò per me ed io me ne andai. In quel momento mi sentivo meglio, ma passarono solo poche ore e l’angoscia si fece nuovamente sentire nel mio cuore.

A distanza di poco tempo una mia zia mi invitò ad andare con lei alla Madonna dello Scoglio ed io andai anche lì. Il risultato fu la stessa identica sensazione: un benessere solo momentaneo e poi di nuovo la tristezza.

Ma Dio vide che la mia fame di Lui cresceva e così non ha tardato a farsi incontrare.

Decisi di iscrivermi ad un corso per estetista e questo corso era frequentato da circa quindici ragazze, ma tra loro ce n’era una diversa dalle altre. Il lei vedevo qualcosa di speciale ma non sapevo cosa fosse ed io mi fidavo di lei, anche se non la conoscessi che da pochi giorni. Così una mattina questa ragazza di nome Ewa, notò la mia tristezza e con molta dolcezza si accostò a me ed io mi aprii con lei e le confidai i segreti del mio cuore. Ewa mi ascoltò e poi mi raccontò che anche la sua vita non era stata affatto facile, fino a quando non incontrò un amico speciale: GESU’.

La sua testimonianza fu toccante ed avrei voluto tanto crederle, ma in quel momento mi accorsi e confessai che, nonostante la mia religiosità, io non avevo la certezza dell’esistenza di Dio, mi sforzavo a credere e volevo che Dio fosse reale ma temevo che fosse solo un’illusione, perché non lo avevo mai né visto né sentito e la testimonianza della mia amica, benché meravigliosa, era la sua esperienza e non la mia.

Cominciai così a coltivare questa amicizia e quando ci incontravamo pregavamo insieme ed un giorno mi invitò ad andare nella Chiesa Evangelica che lei frequentava.

Quando entrai rimasi un po’ sbalordita perché le persone che si trovavano in quel locale stavano pregando, ma non erano le preghiere recitate a memoria alle quali io ero abituata. Loro lodavano Dio e parlavano con Lui, senza sterili rituali, ma spontaneità ed amore, proprio come se fosse lì presente. Ed effettivamente Dio era lì, anche se io appena entrata ancora non lo sapevo.

Ewa mi disse di pregare, ma io mi accorsi di non saperlo fare e lei mi disse di parlare con lui e di chiedergli ciò che il mio cuore desiderava e lui mi avrebbe risposto. Non avevo altri desideri in quel momento che di conoscerlo e così feci questa semplice preghiera: “Gesù se tu ci sei veramente manifestati nella mia vita, non mi interessano i miei desideri o i miei problemi, perché se Tu ci sei e ti manifesti nel mio cuore so che a tutto il resto provvederai Tu” e senza saperlo, con questa preghiera avevo citato un verso della Bibbia (che non avevo mai letto) che dice: Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte”.

E Dio non si fece attendere oltre e si manifestò. Se dovessi descrivere a parole come lo fece, non saprei proprio come farlo, ma ci fu un terremoto forte del mio cuore, dovuto alla presenza del Signore e non a qualche emozione momentanea come era successo nei luoghi sopra descritti.

Dio quel giorno entrò nella mia vita e compì subito il Suo primo miracolo in me: tolse la paura di morire. Più che paura era terrore dovuto al fatto che non sapevo dove sarei andata dopo la morte, ma Dio mi ha dato certezza della vita eterna. E questo fu il primo di una lunga serie di miracoli, anzi posso dire che tutta la mia vita è un miracolo e per questo voglio ringraziarlo tutti i giorni della mia vita.