Campagna contro la violenza nei cartoni

La campagna di sensibilizzazione contro la violenza nei cartoni animati è

in corso e proseguirà per tutto il 2008. L’articolo che segue è stato stampato è diffuso gratuitamente in diverse migliaia di copie. Stralci del contenuto vengono sottolineati ad ogni rappresentazione del teatrino “Children to Jesus”.

La manifestazione, svolta come sempre nelle piazze , nelle scuole, negli asili, ed è divisa in tre parti: nella prima parte i pupazzi del teatrino “CTJ” inscenano una storia divertente ma con un messaggio adatto a distogliere i bambini dall’affezionarsi agli eroi violenti di alcuni cartoni animati, presentando Gesù come “eroe” alternativo. Nella seconda parte viene approfondito il tema utilizzando il seguente articolo dialogando con i genitori. Nella terza parte le animatrici interagiscono con i bambini per mezzo di canti ed altre storie tratte dalla Bibbia, portando infine i bambini a dialogare, per mezzo di una semplicissima preghiera, con il loro nuovo amico ed eroe Gesù.

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Acqua della Vita News
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L’associazione Cristiana “Acqua della Vita” è impegnata da qualche anno in vari progetti di utilità sociale, fra cui “Children to Jesus”, un gruppo di animazione il cui messaggio cristiano è destinato al mondo dei bambini e dei ragazzi in età preadolescenziale.
Durante lo scorso anno Children to Jesus è stato coinvolto, insieme a varie istituzioni, in un progetto di prevenzione contro il “bullismo” nelle scuole elementari e medie. Ora, nel 2008, sta lavorando per sensibilizzare i genitori, gli educatori ed i bambini stessi al grande problema della violenza, dell’immoralità, dei messaggi subliminali e perfino del “ satanismo” contenuti nei programmi televisivi destinati ai più piccoli, offrendo l’alternativa del messaggio solare e gioioso di Gesù.
Rispondo subito alla domanda posta in titolo.
A volte si pensa che questo tipo di denunce provengano solo dagli ambienti religiosi e siano frutto di un bigottismo morale o di esagerazioni maliziose ed interessate, ma con qualche dato alla mano si può facilmente verificare che da molti ambienti, diversi per interessi ed obiettivi, si sta alzando un coro unanime contro i pericoli della violenza in Tv econtro la diseducazione che molti prodotti destinati ai bambini ed ai ragazzi diffondono, complici l’assenteismo, la superficialità e l’ignoranza dei moderni genitori.

I giornali ed anche i telegiornali, internet, i mass media in genere sempre più spesso danno spazio a questo tipo di allarmi provenienti, come dicevo, non solo dagli ambienti cristiani ma soprattutto da sociologi, psicologi, da studiosi ed esperti dell’educazione, da rappresentanti delle istituzioni. Ma la più grave denuncia viene paradossalmente proprio dai fatti di cronaca che purtroppo vedono, sempre più spesso, messa in atto quella violenza passata da finzione a realtà senza che si sia fatto il necessario per impedirla o prevenirla.
L’ “Aiart” ( Associazione spettatori onlus) pubblica sul suo sito una serie di studi, indagini utili a farsi un’idea di questi problemi. Per esempio, riprendendo la notizia dai quotidiani di marzo 2008 (La Stampa, La Repubblica), fa sapere che nel 2007 il Comitato per l’applicazione del Codice Tv e Minori (www. Tveminori.it) ha rilevato 37 violazioni al codice e ha adottato 42 sanzioni: 10 indirizzate alla RAI, 10 a Mediaset, 2 a La7, 12 alle Tv satellitari e 8 alle Tv locali.
Tra i programmi finiti nel mirino cartoni animati come Dragon ball, films, ma anche programmi insospettabili, come i telegiornali, nei quali ormai gli episodi di cronaca nera hanno raggiunto un livello che non può essere trascurato. In 23 delle 37 violazioni accertate i minori sono stati esposti ad episodi di violenza fisica, psicologica, di branco o individuale, con tutte le conseguenze che gli studi di settore mettono in evidenza.
C. Di Lorenzi, per esempio, in un suo articolo pubblicato sul sito in questione (www.aiart.org), alla luce di altri dati più approfonditi permette di giungere alla conclusione che le violazioni accertate dal Comitato di difesa sono solo la punta dell’iceberg! La Di Lorenzi dichiara:
“Poiché un bambino passa davanti alla Tv circa tre-quattro ore al giorno, nel periodo che va dalla prima infanzia (2-3 anni) alla pubertà (14 anni) può in media aver visto 12.000 omicidi e 100.000 episodi di aggressione. Queste scene sono spesso fruite nella solitudine e proprio nel periodo in cui i bambini ( nell’età che va dai 5 ai 12 anni) sono più sensibili e tendono ad apprendere comportamenti per imitazione di modelli osservati” .
Riguardo ai cartoni animati si denuncia un ulteriore pericolo: poiché i genitori si sentono rassicurati dal fatto che sembrano innocui e pensati proprio per i bambini tendono ad esercitare ancora minor controllo sulla visione degli stessi. Cartoni come I Simpson, ad esempio, o South Park, sembrano pensati piuttosto per un pubblico adulto, non solo per le numerose e crude rappresentazioni di violenza ma anche per i temi trattati ( abbandono di minori, droga, sesso, criminalità).

Appartiene ad un genere ancora diverso la nota serie dei Power Rangers. Si chiama Live Action e si caratterizza per il fatto che a combattere sono persone vere, non personaggi dei cartoni animati.
Nella nota serie i protagonisti lottano usando le arti marziali e ricorrono all’uso delle armi. Si mostrano freddi e trionfanti nell’esercizio della violenza, per nulla intimoriti o mortificati. Il messaggio che raggiunge i bambini è che la violenza sia giusta, necessaria, accettabile, strumento di potere e di riscatto. Inoltre la presenza di esseri umani rende il prodotto realistico e facilita l’identificazione dei bambini coi protagonisti, rendendo questo genere di film ancora più pericoloso.

Chi c’è dietro queste programmazioni? Certamente la prima deduzione è che le multinazionali dei cartoni guadagnano una quantità enorme di denaro con la vendita degli oggetti collegati ai vari programmi televisivi. Chiedete ad un genitore quanto spende per comprare un personaggio di plastica alto pochi centimetri e capirete senza altre indagini chi ci guadagna.
Ma dietro c’è dell’altro, purtroppo. Oltre alla violenza esplicita, oltre al deciso cattivo gusto, in molti cartoni animati moderni c’è un progetto – non tanto occulto – di educazione antimorale e anticristiana con lo scopo di formare nei bambini l’abitudine alla violenza, all’immoralità, alla ribellione, all’orrido, all’indifferenza, preparando la strada perfino al “satanismo”.
Di questa “non-religione” oggi si conosce sempre di più, anche, purtroppo, alla luce dei fatti di cronaca omicida che vedono coinvolti molti giovani. Se posso compendiare in poche parole l’essenza del satanismo, uso senza dubbio le parole di un seguace convinto, il famoso poeta francese C. Baudelaire, il quale, esaltando la furbizia del diavolo, dichiarava compiaciuto:
“ Tutti dicono di credere in Dio, ma nessuno fa quello che Egli chiede, nessuno dichiara di credere in satana, eppure tutti fanno quello che lui vuole! ” In effetti, in opposizione all’Io sono, nome per eccellenza dell’unico vero Dio, l’appellativo preferito di satana potrebbe benissimo essere “io non sono”. Come novelli e sprovveduti “Polifemo” ingannati da “Nessuno” (Ulisse), oggi molti, nell’odissea della propria vita finiscono vittima delle “tenebre” e dell’occultismo senza realizzare il tremendo inganno nel quale cadono. E l’inganno comincia da bambini, in molti casi! …Se le tenebre si vedessero chiaramente sarebbero luce.

I mass media sono stati quasi “costretti”, ultimamente, ad interessarsi del problema, specie a causa dei fatti riguardanti “le bestie di satana”, un gruppo di giovani ( sarebbe meglio definirlo “un branco”) che si è macchiato di orribili delitti proprio per celebrare i riti legati all’adorazione del diavolo. Le recenti condanne inflitte agli adepti hanno tenuto conto proprio della reale consistenza di tali influenze spirituali sugli individui che vi aderiscono. Il TG 2 del 10 marzo 2008 (ore 13) ha dedicato uno spazio allarmato al fenomeno del satanismo nel nuovo millennio, facendo sapere che la magistratura romana ha aperto un fascicolo d’inchiesta per esaminare i vari aspetti di queste nuove pratiche occulte sempre più diffuse.

G. Dell’Aglio, uno studioso cattolico, in un suo articolo spiega: “Pokemon, Digimon, Dragonball Zeta, Sailormoon, Power rangers, Beyblade (la trottola), che sono solo tra i più conosciuti e tra i più pericolosi, sono prodotti da una sètta satanica cino-giapponese (Bird Studio Shueisha) , e l’87% dei bambini che li vedono, molto rapidamente diventano iper aggressivi, violenti, ribelli, disobbedienti, bugiardi, ipocriti, imparano a dire parolacce, perdono attenzione a scuola, e in loro nasce il desiderio di uccidere… e, purtroppo, molti l’hanno fatto, in preda a vere possessioni sataniche. Per questo motivo, Sailormoon e Pokemon furono proibiti in Giappone nel 1999, come pure in altri paesi.
Pokemon significa “Pocket Monster”, cioè Mostro tascabile: sono 150 angeli caduti dal cielo; dunque démoni, ciascuno con un potere malefico particolare. Pikachu significa “100 volte più potente di Dio”. Dragonball Zeta: “Dragone” è uno degli appellativi biblici di satana ( Apocalisse20:2); la “O” di “DragOn” è una stella a 5 punte, in un circolo – il simbolo satanico più conosciuto, chiamato pentacolo – Ball, o Baal, è il nome di un demonio che gli ebrei nel deserto servirono al posto di Dio, offrendogli i loro figli nel fuoco (Baal-zebub = lett. “dio delle mosche” era anche uno dei nomi del diavolo al tempo di Gesù.); la “Z” di Zeta, vecchio simbolo usato anche dal gruppo rock Led Zeppelin, significa “io satana sono il tuo Dio”. (corsivo tratto da: www.sheddinglight.info)

Certamente può essere scioccante per un genitore scoprire che dietro il mito dei “presunti innocenti” cartoni animati ci possa essere tutto questo,
ma tenere la testa sotto la sabbia non risolve il problema e non mette al sicuro dai pericoli. Anche perché c’è ancora dell’altro! Infatti, continua Dell’Aglio:
“…Altri cartoni, come Rugrats o Angelica, Le Super Chicche, Tomb Raider, Cow and chicken, hanno l’effetto di distruggere nei bambini l’idea stessa della propria identificazione mascolina o femminile: si chiama Androgenismo – corpo di donne, comportamento aggressivo di uomo – le rare donne che appaiono nelle Nintendo, Playstation e altri cartoni o giochi sono tutte “androgene”.
I Simpson, anti-educazione perfetta, i Teletubbies, che sono quattro piccoli omosessuali con i simboli della Gay Pride americana – il triangolo invertito che porta winki pinki, il colore viola, i fiori – sono destinati a un pubblico di un anno e mezzo di età il quale, dopo poco tempo, comincia a comportarsi in modo opposto alla propria identità sessuale. Esistono, comunque, tanti altri personaggi che invadono gli schermi televisivi e gli scaffali dei reparti giocattoli, nei supermercati.
E Walt Disney? Non tutti sanno che il fondatore in persona era un aderente della massoneria, i cui legami con l’occultismo e lo spiritismo sono ben noti. E’ sufficiente nominare “Il re leone” con Scar, il quale rappresenta Satana e spinge il piccolo leone a ribellarsi contro i suoi genitori e contro Dio, Suo Padre “che ti limita con i suoi comandamenti e le sue interdizioni”… la stessa bugia che viene ripetuta nelle scuole, o in TV, ai giovani… Inoltre tutti conoscono l’immagine di donna nuda – in croce, con un volto di demonio – che appare nel cartone animato “Bianca e Bernie” quando passano di notte tra gli alti palazzi, volando su di un albatro. La Walt Disney ha pagato 74 milioni di dollari, per evitare un processo pubblico ed ha presentato le sue scuse al pubblico americano riconoscendo: “è vero che Bianca e Bernie contiene incitamento alla pornografia infantile” e ha fatto ritirare 3.500.000 di pellicole. Potremmo continuare con “La Sirenetta”, “La Sirenetta 2”, “La Bella e La Bestia 2”, e con i messaggi subliminali contenuti in essi…”

Certamente non tutti i cartoni animati (Walt Disney o altri ) sono da scartare …ed anche se non è possibile fare un elenco completo di tutte le evidenze conosciute riguardo a questi progetti “diseducativi” evidentemente pianificati in molti dettagli, io credo che ogni genitore interessato all’educazione, alla sana formazione, alla tutela dalla salute
morale, fisica e psichica dei propri figli non chiuderà gli occhi e le orecchie di fronte a queste accorate denunce.
Molti bambini di quattro-cinque anni ormai usano regolarmente un linguaggio da film dell’orrore, con parole come: TI UCCIDO, MORTE, TI SQUARTO, TI SEPPELLISCO, TI DISTRUGGO, e via dicendo. Dov’è finita l’ingenuità infantile? Chi ha interesse verso questo cambiamento?
Anche un mediocre pedagogo può spiegare che i primi cinque anni di un bambino sono fondamentali per la sua educazione.Egli vi dirà, se lo consultate, che tutto ciò che imparerà, tutte le esperienze che farà durante questi primi anni lo segneranno, in bene ed in male, per tutta la vita. La Bibbia rivela da trenta secoli ciò che gli psicologi hanno scoperto solo pochi decenni fa: “Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà” (Proverbi 22:6). La Bibbia insegna ai genitori l’importanza di non trascurare l’educazione e la disciplina del bambino ( Prov.22:15; 23:13,14), ma purtroppo il detto di Gesù: “ i figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce” (Luca 16:8) si avvera ogni volta che la superficialità, l’indifferenza o l’egoismo impediscono ai genitori di vegliare sui propri figli per difenderli dagli attacchi di tutti coloro che hanno evidentemente qualche interesse ad educarli alla violenza ed alla cultura della morte e delle tenebre, sfruttando la distrazione dei genitori.
Vorrei lanciare un invito a tutti i genitori cristiani e non solo: prendete del tempo oggi per approfondire personalmente i gravi problemi indicati. Troverete conferma a questi fatti, i quali, anche se vi giungono alle orecchie per la prima volta non sono per niente uno scoop!
Oggi infatti basta usare un motore di ricerca come Google su internet per cercare informazioni dettagliate ed in poco tempo farsi un’idea dalla verità. Provate a digitare parole chiave per la ricerca, come per esempio “messaggi subliminali nei cartoni animati” “ satanismo” “violenza nei cartoni” , o altre legate ai temi in questione! Vi assicuro che alla fine della ricerca valuterete diversamente i messaggi che oggi considerate “innocui” e non sarete, spero, più cosi spensierati nel lasciare libertà di scelta ai vostri bambini davanti alla Tv.

Non permettete che siano altri ad educare i vostri figli! Siate protagonisti nella loro vita! Presentate Gesù come eroe! Siate voi stessi impegnati a vivere una vita più coerente con quella fede che spesso diciamo di possedere. Confidate in Gesù . Abbiate da Lui sapienza e l’autorità necessaria per dire NO quando serve. Vi assicuro che non sarete delusi dei risultati quando vedrete avverarsi le benedizioni di Dio nella vostra famiglia.

(INCOMPLETO)