Dio, dove sei?

diodovesei“Dio mi ha mandato i problemi ed ora non fa nulla per me…Dio non agisce…Dio se ne sta a guardare!

“Dove sei, Dio?”

Sono forse queste le perplessità che ultimamente turbano il tuo cuore? Se la tua risposta è sì, vorrei provare ad aiutarti con la Verità rivelata dalla Sacra Bibbia.

Intanto è bene precisare una cosa: Dio non commette mai il male. Dio non è autore del male, di nessun tipo di male.

All’inizio Dio creò il mondo e vide che “tutto quello che aveva fatto era molto buono” (Genesi 1:31). Ogni cosa, dunque, proveniente da Dio era ed è buona; la Parola di Dio dice ancora che “ogni cosa buona ed ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre…”  (Cfr. Giacomo 1:17). La Bibbia dichiara che il male è entrato nel mondo per mezzo di un solo uomo, e per mezzo di quell’uomo tutti adesso sono sottoposti alle sofferenze ed al peccato   (Romani 5:12). Fu, infatti, la disubbidienza di Adamo a creare i presupposti di tutti  i mali che esistono nel mondo (Genesi 3:17-19), anche se nessun di noi è privo di colpa. E’ scritto: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:23. Secondo le Scritture, dunque, tutto il male del mondo è conseguenza del peccato, progettato e compiuto dall’uomo, ispirato da satana.

Dunque nessuno, quand’è tentato, quando è provato, ha il diritto di dire  “sono tentato da Dio”,  perché “Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. Invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; ed il peccato quando è compiuto, produce la morte.” (Giacomo 1:13-15).

Dio è amore, e l’Amore di Dio non soltanto non compie nessun male, nessun danno, ma neanche lo sospetta o lo medita! (I Corinzi 13:5).  Come siamo lontani dal cuore di Dio!

Il motivo che ci fa dire, come ho scritto in apertura “Dio, dove sei?” è  da ricercare spesso nel fatto che quando Dio vede la ribellione, il peccato, la ribellione nell’individuo o nell’umanità che non si vuole ravvedere, decide di non agire. Si “rassegna” momentaneamente. Lascia, cioè, l’uomo a se stesso. Sì, in questa fase della storia dell’umanità, Dio dovrebbe giudicare chi commette il male, chi non apre il cuore alla Verità, ma a volte, semplicemente decide di non fare niente di niente. Non muove un chiodo, come si usa dire. Non parla, non esorta, non corregge, non aiuta, non interviene neanche se vede l’umanità sbagliare strada; insomma si disinteressa totalmente, abbandonando la creatura ribelle al suo destino (leggi nella lettera ai Romani 1:16-32 e  in Seconda Tessalonicesi 2:11,12).

Questo è peggiore di qualunque castigo si possa immaginare. Ma tu potresti chiedere: “E perchè Dio agirebbe in questo modo?”

Io ti potrei rispondere: “Perchè è un Dio giusto, ed ha già fatto tutto quello che poteva fare!”

Dio è amore  (Ebrei 13:8), ma non solo: Dio è santo, anzi tre volte santo (Isaia 6:3). Se sommiamo l’Amore di Dio con la Santità di Dio il risultato è: Giustizia di Dio. Noi non possiamo contendere con Lui.

Ma cos’è, in effetti, la giustizia di Dio?

E’ forse l’arma di un Dio vendicativo e “giustiziere”?

E’ forse la rabbia di Dio verso la creatura che gli è sfuggita di mano? Niente di tutto questo. Vuoi sapere in cosa consiste la giustizia di Dio?

La giustizia di Dio è la storia dell’evangelo di Gesù Cristo (Romani 1:16,17; 3:24,25)

Sì, la giustizia di Dio è la buona notizia che “la morte che doveva ricadere su noi tutti è ricaduta invece, per sentenza del Giusto Giudice, sul suo unigenito Figlio” (Cfr. Isaia 53:4,5). Ora noi, invece di contestare Dio, invece di lamentarci con Lui, dovremmo semplicemente credere in Lui e arrenderci alla Sua giustizia. Allora egli agirà ancora in nostro favore per fare risplendere infine anche la “nostra” giustizia (Salmo 37:5-8).

La giustizia di Dio è tutto ciò che Dio poteva fare, e l’ha fatto.  Il “Tutto è compiuto” pronunciato da Cristo sulla croce, è l’esito finale delle azioni di Dio, del suo intervento nei confronti del peccatore.  Dio è l’Eterno presente.  Noi non possiamo urlare istericamente: “Dio dove sei?”. Non ne abbiamo il diritto.

Dio era presente quando Cristo moriva sulla croce, ed è presente quando tu ed io siamo “in croce”. La differenza è che Gesù era in croce per i nostri peccati, noi no. Lui soffriva senza colpa, noi soffriamo con colpa. Eppure Dio ha offerto il suo unigenito Figlio affinché con il suo gesto d’amore potessimo, per fede, ricevere soccorso e salvezza ( cfr. Giovanni 3:16).

E’ strano pensare che all’inizio fu proprio Dio a cercare la creatura nuda, confusa, impaurita e rossa di vergogna, gridando: “Dove sei?” (Genesi 3:9). Eppure, già lì, in Eden, mentre si compiva la più grande tragedia di tutti i tempi, mentre la maledizione entrava nel mondo, cosa faceva Dio? Stava a guardare imprecando? No, no. Neanche in quei momenti Dio riusciva a starsene con le mani in mano senza fare del bene: Dio era lì che prendeva delle tuniche di pelle e vestiva le sue creature! Quanto amore! (Genesi 3:21). Dio ha già fatto, fin dalla creazione del mondo, tutto quello che poteva fare per dimostrare il suo amore per noi.

Ora, cosa accade? Sei proprio tu a vagare confuso urlando: “Dio dove sei?” e chiedendo a Dio di fare qualcosa. Ma ora, invece, è Dio che ti chiede di fare qualcosa!

“Ora devi soltanto credere in Gesù Cristo”, dice il Signore. Credere vuol dire fidarsi e ravvedersi. Punto. Soltanto così  vedremo Dio ancora a noi favorevole, come disse Giobbe.

Dio ti benedica mentre mediti la Sua Parola.

                                                                                                                                       (M.I.)