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24 Novembre 2008

Cristiani fuori moda?

Gesù, pregando per i suoi discepoli, disse: “Essi sono nel mondo,[…] ma non sono del mondo.”1 Queste parole  molto forti riassumono, in breve, il senso della vita di un cristiano, il quale vive per Cristo - per servirLo - e fa di Lui lo scopo del proprio agire. Non tutti, ovviamente, capiscono questo modo di pensare, ed è così che essere oggi Suoi discepoli viene considerato qualcosa di sorpassato.

I cristiani (non i cristiani teorici, spenti e passivi, ma i cristiani pratici, che hanno fatto un’esperienza con Dio e sono pieni di zelo) appaiono agli occhi del mondo come “obsoleti”, “passati di moda” e non sono compresi dagli altri.

Parlano sempre di Cristo, annunciano il Vangelo ad ogni occasione ed hanno una luce che illumina i loro occhi a prescindere dalle circostanze, e molti si chiedono come fanno e perché. Alcuni invece (soprattutto i giovani) si chiedono come sia possibile che un loro coetaneo cristiano  non trovi nulla di divertente nell’andare  in discoteca o nel fumare, nel prendere alcolici, nel correre con le auto e nell’andare ad osannare cantanti ai concerti, facendo di loro degli idoli, tutte cose che i ragazzi considerano indispensabili per essere “di tendenza”.

Ma la mia prospettiva è totalmente opposta: sono i cristiani i veri alternativi!

 Il cristiano parla sempre di Gesù, perché, come è scritto nella Bibbia: “la bocca parla di ciò che abbonda nel cuore! ”2  

Non si stancano di evangelizzare perché Gesù è la loro bocca ed Egli li solleva come aquile, riempiendoli con la Sua Potenza. I cristiani sono, invece, coloro i quali considerano fuori moda tutto ciò che non è inerente a Cristo! Essi non sono fuori moda o sorpassati, ma al contrario hanno la garanzia di essere molto più alla moda di tutti gli altri, perché la musica passa di moda, i vestiti, un locale, gli idoli dei ragazzi passano di moda, ma con Gesù non si corre mai il rischio di dover essere anacronistici, per non restare indietro, perché Lui è sempre attuale.

Gesù, infatti è l’unico Uomo che ha fatto, non solo la Storia, ma anche il presente ed il futuro dell’umanità. È stato l’unico che, senza essere a capo di un esercito, ha conquistato a Sè più persone di quanto abbiano fatto Giulio Cesare, Carlo Magno e tutti i grandi generali della storia messi insieme. Cristo è sempre attuale, e soprattutto è sempre vivo, al contrario di John Lennon, Che Guevara, Freddy Mercury e di tanti altri idoli di persone che si ritengono alla moda.

Nessuno di questi personaggi è risorto; ormai essi sono passati perché, per quanto possano essere ricordati ed è come se vivessero, l’espressione “è come se vivessero” non vuol dire “essere vivi”, come lo è Gesù.

Egli non vive perché è nel ricordo degli altri, Gesù vive di suo, perché è con noi realmente, essendo provato che Egli è l’unico uomo morto e poi risorto per non morire più:

“Non temere, io sono il primo e l’ultimo ed il vivente. Ero morto ma ecco sono vivo, per i secoli dei secoli …”3 queste parole Egli rivolse al suo amato discepolo Giovanni sull’isola di Patos, e queste parole ripete a chiunque lo sceglie oggi  come maestro.

È vero, la società di oggi sembra imporre modi di vita e abitudini tanto forti e lontani dall’insegnamento di Gesù che, a volte, può sembrare che i cristiani siano sorpassati, ma…è davvero così?

No di certo! Il cristiano può andare all’Università, può uscire, può andare ai compleanni, può sposarsi…Ciò che cambia è lo stile di vita, cioè fare tutto in relazione alla Santità del Signore e in modo sano. Per esempio, il cristiano può bere un bicchiere di vino, ma non può ubriacarsi e la cosa meravigliosa è che non ne sente neppure il bisogno!

Chi vive per Cristo, non ha una marcia in meno, ma mille in più! Un discepolo di Gesù ha libertà (non lassismo), perché, come disse l’Apostolo Paolo nella Lettera ai Corinzi: “Tutto mi è lecito, ma non tutto mi è necessario” e nella Lettera ai Filippesi: “Ho imparato a vivere nell’abbondanza e nella povertà […] Tutto posso in Colui che mi fortifica!”.

Un discepolo di Gesù, come dicevo, ha tutto in più rispetto agli altri e nulla in meno: mentre gli altri hanno bisogno, per esempio, di uscire o di andare in pizzeria per colmare un vuoto INTERIORE e per divertirsi, il cristiano NO! Divertirsi è un concetto che deriva da un altro concetto, cioè quello di “distogliere il pensiero da qualcosa”. L’uomo (anziano o giovane che sia) senza Cristo, ha bisogno di distrarsi dalla propria condizione di peccato, di mortalità e di impotenza, ed è questo, secondo me, il motivo intrinseco del dover trovare delle vie di fuga da questi pensieri angosciosi.

I cristiani, invece, consapevoli che Gesù ha pagato per i nostri peccati e certi di avere la vita eterna, non hanno bisogno di divertirsi o di distrarsi, per colmare un vuoto, perché sono felici in Dio e fanno tutto (lavorare, uscire, andare al cinema) come cose in più, non come cose necessarie, perché hanno creduto alla Salvezza, invitando Gesù ad essere il loro personale Salvatore, abbandonando il peccato e facendosi sempre “lavare” dal suo Sangue.

Un’altro concetto attualmente dominante è quello di dover apparire sempre forti, senza cedere mai, per non correre il rischio di essere classificati deboli o remissivi; e ciò sembra inconciliabile con l’idea corrente dell’essere seguaci di Cristo, il quale fu remissivo (apparentemente) fino al supplizio. Ma voglio provare a spiegare l’equivoco ricordando che Gesù aveva dichiarato, prima di morire: “ Io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla.”4

E ancora, Egli rivelò la legge della vera forza quando presentò la “legge del secondo miglio”: “A chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due.”5 Questa è un’autentica rivelazione, perché in questo consiglio c’è tutta la potenza della vera forza del pacifismo cristiano: non un timoroso atteggiamento arrendevole di fronte al più forte, ma il dono di chi farà al di là di ciò che è richiesto, rendendo possibile l’unica vera vittoria sul male per mezzo del bene!6

Da cristiana, penso che se c’è qualcosa di sorpassato e di antico, è proprio il bigottismo di chi pensa che i cristiani siano sorpassati. Non c’è nulla di più esaltante per la vita di un giovane che vivere in Cristo. È Lui la vera alternativa!

 

Annarita Bruni 

 Note: (citazioni tratte dalla Bibbia)

1)       Evangelo di Giovanni: 17:11,16

2)       Cft. Evangelo di Luca  6:45

3)       Apocalisse  1: 17-18

4)       Evangelo di Giovanni 10: 17-18

5)       Evangelo di Matteo 5: 40-41

6)       Lettera ai Romani 12:21

 

 
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