Intervista a Giovanni: “La mia esperienza con Gesù!”

Caro Giovanni, innanzitutto ti ringraziamo per essere venuto qui alla tenda di evangelizzazione e di esserti reso disponibile per questa intervista. Iniziamo con qualche domanda generale: di dove sei, quanti anni hai e cosa fai nella vita?

Sono di Pizzo, ho 18 anni, studio e mi dedico a qualche hobby…o a stare con gli amici…

Sei qui perché siamo bramosi di sentire testimonianze nuove e fresche e di conoscere meglio della tua esperienza con Qualcuno di molto speciale…

Dicci tutto… 🙂

Sì… in effetti, sono i 2 mesi più belli della mia vita, perché ho iniziato un’esperienza col Signore….

Ero cattolico di famiglia, ma non praticante, poiché la Chiesa non mi ha mai attirato e perché non credevo si potesse conoscere direttamente Gesù, anziché una religione…

Quando c’erano matrimoni non entravo mai a seguire la funzione perché la figura di Gesù sempre inchiodato e mai risorto mi metteva tristezza e alcune immagini mi mettevano paura…

Non mi sentivo a mio agio…

E poi… 

Poi una mia amica mi ha chiesto se volevo andare in Chiesa con lei, ed io ho risposto di sì, solo per farla contenta. Lei allora mi dice in un modo molto spontaneo: “Ma tu sai in che Chiesa vado? In una Chiesa evangelica…” Ed io le rispondo di spiegarmi meglio.. e lei mi spiega: “E’ molto bello, molto spontaneo, le preghiere sono intense e libere, si predica la Parola di Dio…”

Allora decido di accompagnarla, incuriosito… E nell’entrare rimango subito stupito di come ognuno era immerso in una preghiera intensa, e questo mi faceva capire che avessero fatto un’esperienza vera con Dio, anziché con una religione o con un rito…

E quello che pure mi ha colpito è come alla fine del culto nessuno si dileguasse per i fatti suoi, ma ognuno, prima di andarsene dava un saluto di pace a tutti gli altri, ed ho chiesto alla mia amica: “Ma, il prossimo culto quando lo fate che ci voglio venire ancora?”

Non ho fatto un’esperienza con un rito, ma quelle preghiere così intense hanno messo anche me in condizione di pregare, e pregando Gesù a parole mie, mentre il pastore diceva che “per ricevere dobbiamo chiedere”, sentivo la presenza di Dio…

Di solito la presenza di Dio non si realizza subito, da cosa hai capito poi che davvero qualcosa era successo?

Dagli effetti: innanzitutto ho smesso subito di bestemmiare. A me non piaceva questo vizio, ma non riuscivo a controllarlo e non sapevo come smettere di bestemmiare, mi veniva automatico. Invece, dopo essere stato alla presenza di Dio, ho smesso automaticamente di bestemmiare, senza sforzarmi… e riesco anche a perdonare facilmente, mentre prima no.

E con i tuoi amici?

Vorrei che venissero anche loro, sono sicuro che gli piacerebbe…

No, intendevo dire… ora che hai dei pensieri più profondi rispetto a prima, come ti rapporti a loro?

Io non riesco più a fare le cose che facevo prima in compagnia… Per me prima alcune cose erano normali, solo ora mi rendo conto che erano sbagliate e non riesco più a farle. In questo senso ho avuto un distacco…

Quindi, riassumendo questo pensiero, potremmo dire che prima di sentire la presenza del Signore facevi cose superficiali e sbagliate e non te ne accorgevi, mentre ora ti accorgi del male e trovi la forza di evitare certe cose….?

Si!  E il Signore non mi ha lasciato un vuoto, perché le cose che non faccio più, sono ora cambiate in bene. Il Signore ha compensato, in bene.

Sono cambiate anche altre cose, per esempio mi rendo conto di non essere più superstizioso e di non aver più le paure che avevo prima. L’altro giorno ho visto un carro funebre vuoto: prima avrei iniziato a fare gesti scaramantici, invece quel giorno mi sono detto: “Non ho paura, tanto c’è il Signore con me”.

Alcune paure, come ad esempio la paura della morte sono la conseguenza del non sentirsi a posto con Dio, di non vivere quindi nel perdono. Mi pare quindi, da quello che dici, che anche questo è cambiato. Hai fatto anche la preghiera di salvezza, chiedendo perdono a Dio e mettendoti a posto con Lui? Se sì, quando…

Domenica alla tenda! Il pastore ha fatto l’appello per chi voleva riconciliarsi con Dio, chiedendo perdono per ogni cosa del passato e accettando Gesù nel cuore come nostro personale Salvatore.

Io volevo rispondere ed andare avanti all’appello, ma m’imbarazzavo, finché non si è avvicinato un ragazzo e mi ha detto: “Se vuoi andare all’appello, ti accompagno”. Ed io gli ho detto: “Come fai a sapere che ci volevo andare?”

Quella preghiera è stata forte, ho chiesto per la prima volta perdono a Dio, sentivo il Suo perdono e mi sentivo leggero..

Siamo a Settembre, hai sentito la presenza di Dio per la prima volta a Luglio, mi dicevi… In questi 2 mesi sono cambiate tante cose… ma è andato sempre tutto liscio o alcune volte hai rallentato il passo?

Sì… alcuni giorni sono stato bloccato, non sono riuscito a venire in Chiesa e non riuscivo a leggere la Bibbia e mi sentivo sporco nel non leggerla, ho avuto un problema personale, ma come Gesù è stato tentato nel deserto ed ha vinto, anch’io ho resistito fino alla fine, e Lui mi ha fatto vincere.

Cosa ti piacerebbe realizzare ancora, dato che Lui è così infinito…

Vorrei battezzarmi in acqua, per essere completamente cristiano… mi piacerebbe anche ricevere il battesimo in Spirito Santo…

Si… in effetti, in quanto membri di un movimento Pentecostale crediamo nei doni dello Spirito come profetizzare, lodare in altre lingue, per fortificare noi stessi… come la Bibbia promette…

Ringraziamo Giovanni per la sua pazienza e disponibilità, credendo che Gesù farà delle cose sempre più belle nella sua vita…

(settembre 2009)

Redazione acquadellavita